lunedì 27 febbraio 2012

(500) Giorni insieme [FILM]


Summer e Tom  
"E poi cosa è successo?"
"Niente,quello che succede sempre...la vita".




anno:2009
regia: Marc Webber
consigliato: Ni


Due ragazzi si conoscono, a lui (Tom) piace lei (Sole = Summer), le prime uscite ed ecco la coppia formata con tutte le sue difficoltà e contrasti e.. un giorno tutto si spezza. A questo punto nella realtà in qualsiasi coppia ci si sente come se, partiti dalla stessa stazione, uno dei due abbia perso "una coincidenza" e al momento ci si trova su due treni diversi. Per Sole e Tom non è così. Erano partiti già da due treni diversi. Lui è innamorato cotto a prima vista, lei ci tiene fin dall'inizio a precisare che non vuole un rapporto serio.. insomma la frittata è fatta. Così partendo da un compromesso la storia non può fare a meno di volgere in due strade diverse: quando va tutto bene sembra che lei si sia dimenticato della premessa, anzi che sia innamorata anche lei, e Tom inizia a sperare a un futuro; mentre in reale a Sole sta più che bene finchè non sente in pericolo la sua libertà. Starà scappando perchè ha paura di impegnarsi? Di diventare succube del rapporto? No, la risposta è un'altra. "Ripasso nella mia mente tutti i nostri ricordi e mi domando se non ci fosse stato un segno già allora di cosa sarebbe successo.. ". Ce lo si domanda sempre alla fine di una storia, ma il caso di Tom è proprio irrecuperabile. Alla fine si rompe l'incanto e la realtà si presenta nuda e cruda com'era fin dall'inizio e perciò fa ancora più male.




Oltre la trama che non ho molto apprezzato, è di tutt'altro valore la regia e le battute, a volte geniali e esileranti, la parte musical e nell'insieme il concept tra presente e passato in un continuo flashback. Nell'insieme è un buon film da vedere, però....


Se siete degli inguaribili romantici in un brutto momento o se semplicemente vi basta vedere abbastanza ipocrisia nella realtà e vorreste dissimulare il tutto con un film; o se ancora voi siete di quelli che nella vita hanno sempre bisogno di un "perchè" e non credono nelle coincidenze o alle seconde chance... evitate questo film. 
Potreste sentirvi presi in giro come la sottoscritta o angosciarvi un pò di più..


Saffo

venerdì 24 febbraio 2012

Il vento



Lo senti sulla pelle
ne ascolti la forza
e se stai attento
percepisci le emozioni che trasporta
e odi le "parole urlate al vento".

Il vento porta con se
verità nascoste,
urla,
desideri,
emozioni
e sogni inconfessati.
Attraversa pianure,
montagne,
colline,
mare
ed  ovunque voglia arriva.
Supera ogni ostacolo
reale ed irreale
materiale o ideale,
attraversa le barriere
poste a protezione dei cuori
per congiungere due anime
anche ai capi del mondo.

Il vento è energia,
ti accarezza,
ti spinge,
ti rallenta,
ti sostiene,
ti ferma
spazza via tutto
paure, pensieri, ricordi
carte, polvere,oggetti
ed è sempre presente
anche quando sembra che non ci sia.

Il vento è magia,
unisce
la terra con l'acqua
con il fuoco e con l'aria
generando la quintessenza.
Agli ordini di Eolo
viaggia e comunica con tutti noi
oltre le parole,
oltre l'apparenza,
oltre la superficie
e giunge lì dove nessuno può arrivare.

Ascolta il vento,
lasciati trasportare
non opporre resistenza
lui sa dove portarti
è la Natura che lo guida.

Piscicelli Vincenzo

e adesso una canzone italianissima sull'argomento dai Subsonica:




Saffo

mercoledì 22 febbraio 2012

Carnevale


Sono tempi carnevaleschi..ma cos'è il Carnevale? Perchè ci mascheriamo? Qual'è la tradizione?
Immagine che giunge direttamente da Venezia da un reporter insospettabile.

Se non avete ancora risposto a questa domanda vi suggeriscono qualche libro sull'argomento...

-> Alle origini del Carnevale
Autore:  Di Cocco Giampaolo
Editore: Pontecorboli Editore 
Argomento: Carnevale 
Genere: scienze sociali

Edizione: 2007

->Le maschere italiane.
Autore:non specificato
Editore: Libreria Editrice Fiorentina 
Argomento: Carnevale 
Genere: usi e costumi, etichetta, folclore
Collana: Mezzo scudo

Edizione: 2008

-> Emozioni di Carnevale
Autore:  Dal Pino Glauco - Dal Pino Paolo
Editore: Del Bucchia 
Argomento: Carnevale 
Genere: USI E COSTUMI, ETICHETTA, FOLCLORE
Collana: Storia o storie

Edizione: 2011

-> Il carnevale di Venezia nel Settecento.
Autore:  Bertelli Stefania
Editore: Jouvence
Argomento: Carnevale
Genere: usi e costumi, etichetta, folclore
Collana: Materiali e ricerche, Nr. 13

Edizione: 1992

-> Maschere e corpi. Tempi e luoghi del Carnevale
Autore:non specificato
Editore: Meltemi
Argomento: Carnevale
Genere: usi e costumi, etichetta, folclore
Collana: Gli argonauti, Nr. 30

Edizione: 1997

TRADIZIONI DALL'ITALIA
->Il carnevale e il Mezzogiorno. Tradizioni, riti e maschere del Mezzogiorno d'Italia.
Autore:non specificato
Editore: Progedit 
Argomento: Carnevale Italia meridionale 
Genere: usi e costumi, etichetta, folclore
Collana: Il paese di Cuccagna

Edizione: 2010

->Riti di carnevale.Trentino Alto Adige.
Autore:  Raffaelli Umberto
Editore: UCT
Argomento: Carnevale
Genere: usi e costumi, etichetta, folclore
Collana: Teseo

Edizione: 2009

-> Artepesta. Storia del carnevale di Viareggio
Autore:  Volpi Alessandro
Editore: Pacini Editore 
Argomento: Carnevale 
Genere: USI E COSTUMI, ETICHETTA, FOLCLORE
Collana: Volti, spazi, memorie

Edizione: 2011

-> Carnevale romano.
Autore:  Minasi Mara - Pirani Federica - Tozzi Simonetta
Editore: Palombi Editori
Argomento: Carnevale
Genere: arti

Edizione: 2010

ILLUSTRATI
->La città dell'incanto. Immagini di carnevale.
Autore:  Bertacca Carlo
Editore: Pezzini
Argomento: Carnevale
Genere: arti ricreative. spettacolo. sport

Edizione: 2010

->Venezia. Cento maschere per cento scatti.
Autore:  Romeo Salvatore
Editore: Bonanno
Argomento: Carnevale
Genere: arti ricreative. spettacolo. sport
Collana: Immagine, Nr. 8

Edizione: 2009

BUONA LETTURA! 
Saffo

giovedì 9 febbraio 2012

Recensione n2 - Donne dagli Occhi Grandi

Le donne hanno gli occhi grandi:
"Grandi perchè belli, luminosi,  sorridenti..grandi per la curiosità fiduciosa verso il mondo e il proprio futuro .. o ancora, grandi e spalancati sull'uomo della propria vita, una buona occasione di lavoro (..) devono avere gli occhi grandi, cioè ben aperti,  al solo scopo di difendersi." (dalla pref.)


CARTA D'IDENTITÁ
Titolo: Donne dagli occhi Grandi
Autore: Angeles Mastretta
Pgg: 219
Prefazione: Luciano Sartirana
Ed: L'Espresso
Prezzo: n.d.
Genere: amore/biografico
Consiglio: Si

Un titolo e copertina misteriosa. Dentro un universo di donne, per la precisione "zie" della narratrice, la madre di una bambina che sta male ed è in convalescenza. Essa tramuta la paura delle conseguenze della malattia in fantasia inventando delle storie. Sono vite diverse di donne che affrontano tutto ciò che gli capita, amore, disperazione, gioia, paura, morte. . Dietro quegli occhi grandi le donne possono nascondere: tradimenti, bugie, segreti, e tanti altri peccati che ricorrono in quelle pagine. Ma ciò che preferisco è che l'autrice si astiene dal dare giudizi. L'insegnamento deriva dal finale di ogni storia che può dare luogo a qualche amaro in bocca. Come le donne della vita realtà le protagoniste di Angeles Mistretta subiscono le conseguenze delle loro azioni e si struggono dal rimpianto, con la stessa intensità della vissuta passione.  Sta al lettore trarre la morale, che non è mai lungi dall'essere del tutto negativa.

"Amalia Ruìz trovò la passione della sua vita nel corpo e nella voce di un uomo proibito. Per più di un anno lo vide arrivare febbrile fino all'orlo della sua gonna, che faceva volare in alto con un abbraccio. Non parlavano troppo, si conoscevano come se fossero nati nella stessa stanza, suscitavano l'uno nell'altra tremore e felicità anche solo sfiorandosi il soprabito. Il resto usciva dai loro corpi fortunati con tanta felicità che bastava che stessero insieme pochi minuti perchè la stanza dei loro amori risuonasse come la Sinfonia pastorale e profumasse come se l'avesse creata Coco Chanel.
Quella gloria manteneva le loro vite in equilibrio e rendeva il loro morte  impossibile. Erano belli come un incantesimo e pieni di promesse come una fantasia. Finchè una sera di ottobrel'amante di zia Meli arrivò tardi all'appuntamento parlando di affari. Lei si lasciò baciare senza ricampiare e sentì ò'alito dell'abitudine devastarle la bocca. Tenne per sè i rimproveri, torno a casa di corsa e non volle saperne più nulla di quell'amore.
«Quando l'impossibile vuole diventare abitudine, bisogna rinunciare » spiegò a sua sorella, che non riusciva a capire un cambiamento così radicale. «Non si può ambire una cosa proibita, possederla a volte come una benedizion, amarla più che altro per questo, perchè è impossibile, disperata, e da un giorno all'altro trasformarsi nella depandance di un ufficio. Non posso permettermelo, non ho intenzione di permettermelo. Bisogna ringraziare Dio per averci dato qualcosa di proibito.» "

Travolte dalle emozioni, le protagoniste non dimenticano mai di essere madri e mogli. Rispettose del proprio ruolo si tolgono la maschera soltanto fuori di casa, dove non toglieranno nulla ai sempre rispettabili mariti, così occupati ad essere perfetti da essere forse soltanto essi gli unici che paiono scaturire dalla fantasia dell'autrice. Le donne dagli occhi grandi sono forti e coscienti fino in fondo delle loro azioni, ma sopratutto non hanno paura e forse qui, la narratrice, mette tutta la speranza per la propria figlia, instillando incosciamente quel messaggio familiare: che la figlia segua sempre nella vita il proprio cuore.

In conclusione ritengo che sia un libro per disillusi, romantici dal cuore forte e appassionati del genere femminile.. e per quanto vi sembri strano mi raccomando, vi consiglio di tenere il libro lontano dai bambini, almeno da quelli svegli.

APPROFONDIMENTI
Poesia sulle donne (visto che siamo vicini a San Valentino): http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/festadonnapoesie/festa_della_donna_poesie.htm

Alla prossima!

lunedì 6 febbraio 2012

Recensione n1- Il vecchio che leggeva romanzi d'amore

"«Ha letto molti libri?»
«Un certo numero. Prima, quando ero ancora giovane e non mi si stancavano gli occhi, divoravo ogni opera che mi capitava tra le mani. »
«Tutti i libri parlano di santi?»
«No. Nel mondo ci sono milioni e milioni di libri. Sono in tutte le lingue e toccano tutti i temi, compresi alcuni che dovrebbero essere vietati agli uomini. »
Antonio José Bolìvar non capì quella censura(..)«Di che parlano gli altri libri?»
«Te l'ho detto. Di tutti gli argomenti. Ce ne sono di avventure, di scienza, storie di esseri virtuosi, di tecnica, di amore..»
L'ultimo caso lo interessò. Dell'amore sapeva quello che dicevano le canzoni, specialmente i ballabili (..)Secondo i ballabili, l'amore era come la puntura di un tafano invisibile, ma ricercato da tutti.
«Come sono i libri d'amore?» (...)
«Bè, raccontano la storia di due persone che si incontrano, si amano e lottano per vincere le difficoltà che impediscono loro di essere felici. »  "
(Dialogo tra il vecchio e il frate)



CARTA D'IDENTITÁ
Titolo: Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Autore: Luis Sepùlveda
Pgg: 132
Prefazione: n.d.
Ed: Guanda - Narratori della Fenice
Prezzo: n.d.
Genere: avventura/amore
Consiglio: Si


Capirete dalla citazione che questo libro ha un "perchè" per essere il primo libro da recensire.

Sono stata subito attratta da questo titolo perchè mi ha sorpreso.  Collegavo Sepùlveda al libro "La gabbianella e il gatto",  letto alle elementari in occasione dell'uscita al cinema del cartone tratto dal libro e me lo ricordavo un pò noioso, come possono sembrare tutte le letture scolastiche in quanto obbligatorie. Così quando ho scoperto questo "reperto" ho subito accettato la sfida: Sepùlveda scrittore per bambini o scrittore dalle potenzialità sconosciute? Mi sono convinta di non fare un salto su wikipedia per scoprirlo e di iniziare quest'avventura in totale ignoranza...lo avrei capito tramite il libro.

Effettivamente non era ciò che mi aspettavo.  "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" non è un romanzo rosa, è l'avventura della vita del colono Antonio José  Bolìvar Proaño nella terra selvaggia dell'Amazzonia ai tempi della prima colonizzazione civile.  Il protagonista in gioventù vaga per quella terra misteriosa insieme alla moglie, poi, dopo aver perso la sua amata, vive molto tempo con il popolo degli shuar e in seguito si stabilisce a El Idillio, nuova colonia spagnola. Punto di riferimento per la sua esperienza con la foresta e la solitudine, sarà costretto a battersi con la bestia selvaggia che compie stragi presso la colonia.  Uomo dai mille volti, Antonio non è solo un cacciatore arguto e paziente ma è, nelle pause di tregua dalla lotta felina, un'amante appassionato dei romanzi d'amore che sono il suo unico diletto da quando scoprì di leggere, in occasione delle elezioni della colonia. Per Josè leggere quei romanzi significa scoprire l'amore, nutrendosi delle descrizioni dei gesti, delle parole dei loro protagonisti:

"Ricordava di aver baciato pochissime volte Dolores Encarnacìon del Santìsimo Sacramento Estupiñan Otavalo. Forse in una di quelle rarissime occasioni lo aveva fatto così, come  il Paul del romanzo, ma senza saperlo. In ogni caso erano stati pochissimi i baci con la moglie perchè la moglie, o rispondeva con attacchi di risa, o indicava con il dito che poteva essere peccato.
Baciare con ardore. Baciare. Aveva scoperto solo ora di averlo fatto pochissimo volte, e unicamente con sua moglie, perchè tra gli shuar baciare era un'abitudine sconosciuta. "

In conclusione un libro per chi ama, per chi ama leggere e per chi ama le sfide e la natura selvaggia.
Buona lettura.

APPROFONDIMENTO:
Luis Sepùlveda su wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Luis_Sep%C3%BAlveda
Cartone "La gabbianella e  il gatto": http://www.youtube.com/watch?v=WLsL46zaTvY
Colonizzazione Amazzonia: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=18400
Popolo degli shuar (chiamati anche Jìvaro): http://it.wikipedia.org/wiki/J%C3%ADvaro